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    Egitto, un’escursione insolita: il tour della Sacra Famiglia

    L’Egitto è la meta ideale per chi vuole prolungare la stagione estiva con una vacanza in un luogo caldo e ricco di attrattive. Soprattutto per i turisti italiani, Egitto è sinonimo di Mar Rosso, e Mar Rosso, inevitabilmente, significa Sharm. Eppure, le antiche terre dell’Egitto hanno molto altro da offrire, grazie alla loro ricchissima storia e a un patrimonio che va ben oltre la Valle dei Re e i siti archeologici più noti. Un esempio? Il tour della Sacra Famiglia.
    Tra tutti gli itinerari possibili, questo è davvero un tour particolare, che vi consentirà di scoprire il volto spirituale dell’Egitto, dandovi l’occasione di visitare siti storici e monumenti di grande fascino. Il Tour della Sacra Famiglia, infatti, è un itinerario di viaggio ispirato alle tappe che, secondo la tradizione, furono toccate dalla Santa Vergine e Gesù Bambino durante la loro fuga in Egitto. Nella maggior parte dei casi, l’escursione viene distribuita su sette giornate, durante le quali, alle tappe principali, vengono associate diverse deviazioni per scoprire i tesori custoditi nelle località dei dintorni.

    Si parte, di solito, da Pelusium, la città ubicata nella penisola del Sinai, circa 32 km a sud-est di Port Said, dove si trova uno dei primi punti di rifugio per la Famiglia: un’antica chiesa che è stata rinvenuta durante recenti scavi archeologici. Pelusium è anche il luogo che ospitò la battaglia in cui il popolo egizio perse la sua indipendenza, sconfitto dai Persiani, nonché la capitale della provincia di Augustamnica all’epoca dell’Impero Romano. L’itinerario prosegue verso Tell Basta, con la sua sorgente d’acqua sacra e il vicino albero della Vergine Maria, per poi spostarsi nella città di Sakha, dove si trova la famosa impronta di Gesù impressa nella pietra. Si parte poi per: la Valle di Natrun, con i suoi preziosi monumenti e le sue chiese antiche; Matariyah e Ain, dove risiede l’ulivo di Zeitoun; Gabal el Tair, in cui è ubicato il sacro albero di alloro conosciuto come “l’adoratore”; le città di Dairout e Qussqam, con le loro grandi rovine storiche; Asyut e i vicini monasteri e chiese.

    Il tour non può che concludersi con una visita al Monte Sinai, il luogo in cui Mosè ricevette le tavole con i Dieci Comandamenti. Generalmente si tratta della tappa a cui si presta più importanza e la maggior parte dei tour operator propongono una sosta di almeno due giorni in loco. E se, infine, al Mar Rosso proprio non volete rinunciare, potete sempre combinare questo viaggio spirituale – o almeno alcune sue tappe – con qualche giorno di relax in spiaggia, magari approfittando delle offerte per Sharm El Sheikh che Yalla Yalla puntualmente propone, in ogni stagione.

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