La Via Francigena rappresenta uno dei cammini più affascinanti e ricchi di storia d’Europa, un percorso che ha attraversato i secoli mantenendo intatto il suo fascino di strada della fede e della cultura. Questo antico itinerario deve la sua fama all’incredibile viaggio compiuto nell’anno 990 da Sigerico, arcivescovo di Canterbury, che annotò meticolosamente ogni tappa del suo ritorno da Roma. Il suo diario, conservato oggi al British Museum, costituisce la testimonianza più autentica e preziosa di quello che diventerà il tracciato ufficiale della Via Francigena. Un documento che trasforma un semplice viaggio di ritorno in un’eredità culturale inestimabile, capace di ispirare pellegrini e viaggiatori di tutto il mondo per oltre mille anni.
L’epica impresa dell’arcivescovo Sigerico
Nel 990 Sigerico di Canterbury (950 ca. – 28 Ottobre 994) compì un’impresa straordinaria che avrebbe segnato per sempre la storia dei pellegrinaggi europei. Dopo aver ricevuto il Pallio Arcivescovile dalle mani di Papa Giovanni XV a Roma, l’arcivescovo inglese intraprese il lungo viaggio di ritorno verso la sua sede episcopale. Quello che però trasforma questo viaggio in qualcosa di leggendario è la sua decisione di annotare ogni singola tappa del percorso.
Il viaggio di Sigerico durò esattamente 79 giorni, durante i quali percorse circa 1.800 chilometri attraversando Italia, Svizzera, Francia e Inghilterra. La sua media giornaliera era di circa 20 chilometri al giorno, un ritmo sostenibile che gli permetteva di apprezzare ogni territorio attraversato e di sostare presso monasteri, ospizi e locande lungo il percorso.
L’itinerario di Sigerico non era solo un mezzo per raggiungere casa: rappresentava un atto di devozione e al tempo stesso un’operazione di mappatura straordinaria. Ogni submansio, ogni luogo di sosta, ogni ponte o borgo attraversato venne accuratamente registrato, creando la prima vera guida della Via Francigena.
Le origini della Via Francigena: molto più di una strada
La Via Francigena, letteralmente “strada originata dalla Francia”, affonda le sue radici in un passato molto più antico del viaggio di Sigerico. La prima testimonianza scritta che cita questo nome risale a una pergamena del 876, conservata nell’Abbazia di San Salvatore sul Monte Amiata, riferita a un tratto di strada nell’agro di Chiusi.
Tuttavia, le origini di questo asse viario risalgono addirittura all’epoca longobarda, quando il re Rotari, dopo la conquista della costa ligure e della fortezza della Cisa, stabilì una via principale di comunicazione che divenne nota come “via Francigena di monte Bardone”. Questa arteria divenne rapidamente l’asse delle comunicazioni logistiche militari per il sud della penisola italiana.
La strada conobbe il suo massimo splendore durante il periodo medievale, quando divenne non solo un percorso di pellegrinaggio religioso, ma anche una fondamentale via commerciale. Spezie, tessuti, idee e culture viaggiavano lungo questo tracciato, contribuendo alla realizzazione dell’unità culturale dell’Europa medievale.
La Via Francigena si trasformò così in un vero e proprio canale di comunicazione, un ponte tra il Nord e il Sud Europa che permetteva scambi non solo commerciali ma anche culturali e spirituali. Monasteri e abbazie fiorirono lungo il percorso, offrendo riparo e assistenza ai viandanti, creando una rete di accoglienza che funzionò per secoli.
Il percorso completo: le 79 tappe di Sigerico
L’itinerario di Sigerico attraversa cinque nazioni moderne, partendo da Roma e arrivando fino alla costa francese del Canale della Manica. Ogni tappa rappresenta una giornata di cammino e racconta una storia diversa, fatta di paesaggi mozzafiato, borghi medievali e testimonianze artistiche straordinarie.
Testo originale dell’itinerario di Sigerico
«Adventus archiespiscopi nostri Sigeric ad Romam: primitus ad limitem beati Petri apostoli: deinde ad Sanctam Mariam scolam Anglorum: ad Sanctum Laurentium in craticula: ad Sanctum Valentinum in ponte Molui: ad Sanctam Agnes: ad Sanctum Laurentium foris murum: ad Sanctum Sebastianum: ad Sanctum Anastasium: ad Sanctum Paulum: ad Sanctum Bonefatium: ad Sanctam Savinam: ad Sanctam Mariam scolam Graecam: ad Sanctam Ceciliam: ad Sanctum Crisogonum: ad Sanctam Mariam Transtyberi: ad Sanctum Pancratium. Deinde reversi sunt in domum. Mane ad Sanctam Mariam rotundam: ad sanctos apostolos: ad Sanctus Johannes in Laterane. Inde reficimus cum domini apostolico Johanno: deinde ad Jerusalem: ad Sanctam Mariam majorem: ad Sanctum Petrum ad Vincula: ad Sanctum Laurentium ubi corpus ejus assatus fuit.
Iste sunt submansiones de Roma usque ad mare….
Traduzione dal latino
Arrivo del nostro arcivescovo Sigerico a Roma: per prima cosa al sepolcro del beato Pietro apostolo: poi a Santa Maria ospizio degli Inglesi: a San Lorenzo in Graticola: a San Valentino in ponte Mollo: a Santa Agnese: a San Lorenzo fuori le mura: a San Sebastiano: a Sant’Anastasio: a San Paolo: a San Bonifacio: a Santa Sabina: a Santa Maria dei Greci: a Santa Cecilia: a San Crisogono: a Santa Maria di Trastevere: a San Pancrazio. Poi sono tornati a casa. La mattina dopo a Santa Maria Rotonda: ai Santi Apostoli: a San Giovanni in Laterano. Poi pranzammo con papa Giovanni: poi a Gerusalemme: a Santa Maria Maggiore: a San Pietro in Vincoli: a San Lorenzo dove il corpo di lui fu bruciato. Queste sono le tappe da Roma fino al mare….
Il manoscritto originale omette l’indicazione della tappa n. 79 e del relativo toponimo.
Le 80 tappe complete dell’itinerario originale di Sigerico sono:
I Urbs Roma – II Johannis VIIII – III Bacane – IV Suteria – V Furcari – VI Sce Valentine – VII Sce Flaviane – VIII Sca Cristina – IX Aqua Pendente – X Sce Petir in Pail – XI Abricula – XII Sce Quiric – XIII Turreiner – XIV Arbia – XV Seocine – XVI Burgenove – XVII Aelse – XVIII Sce Martin in Fosse – XIX Sce Gemiane – XX Sce Maria Glan – XXI Sce Peter Currant – XXII Sce Dionisii – XXIII Arne Blanca – XXIII Aqua Nigra – XXV Forcri – XXVI Luca – XXVII Campmaior – XXVIII Luna – XXIX Sce Stephane – XXX Aguilla – XXXI Puntremel – XXXII Sce Benedicte – XXXIII Sce Moderanne – XXXIV Philemangenur – XXXV Metane – XXXVI Sce Domnine – XXXVII Floricum – XXXVIII Placentia – XXXIX Sce Andrea – XL Sce Cristine – XLI Pamphica – XLII Tremel – XLIII Vercel – XLIV Sca Agath – XLV Everi – XLVI Publei – XLVII Agusta – XLVIII Sce Remei – XLIX Petrecastel – L Ursiores – LI Sce Maurici – LII Burbulei – LIII Vivaec – LIV Losanna – LV Urba – LVI Antifern – LVII Punterlin – LVIII Nos – LIX Bysiceon – LX Cuscei – LXI Sefui – LXII Grenant – LXIII Oisma – LXIV Blaecuile – LXV Bar – LXVI Breone – LXVII Domaniant – LXVIII Funtaine – LXIX Chateluns – LXX Rems – LXXI Corbunei – LXXII Mundlothuin – LXXIII Martinwaeth – LXXIV Duin – LXXV Atherats – LXXVI Bruwaei – LXXVII Teranburh – LXXVIII Gisne – LXXIX – LXXX Sumeran.
1 Città di Roma – 2 San Giovanni in Nono – 3 Baccano – 4 Sutri – 5 Forcassi – 6 San Valentino – 7 San Flaviano – 8 Santa Cristina – 9 Acquapendente – 10 San Pietro e Paolo – 11 Abricola – 12 San Quirico – 13 Torrenieri – 14 Arbia – 15 Siena – 16 Borgonuovo – 17 Elsa – 18 San Martino in Fossa – 19 San Gimignano – 20 Santa Maria a Chianni – 21 San Pietro, Corazzano – 22 San Dionisio – 23 Arneblanca – 24 Acquanera – 25 Porcari – 26 Lucca – 27 Camaiore – 28 Luni – 29 Santo Stefano – 30 Aulla – 31 Pontremoli – 32 San Benedetto – 33 San Moderanno – 34 Filemangenur – 35 Mezzana – 36 San Donnino – 37 Florico – 38 Piacenza – 39 Sant’Andrea – 40 Santa Cristina – 41 Pamphica – 42 Tromello – 43 Vercelli – 44 Santhià – 45 Ivrea – 46 Poley – 47 Aosta – 48 St. Rhémy – 49 Bourg-St. Pierre – 50 Orsières – 51 St. Maurice – 52 Versvey – 53 Vevey – 54 Losanna – 55 Orbe – 56 Antifern – 57 Puntarlier – 58 Nos – 59 Besançon – 60 Coussey – 61 Seveux – 62 Grenant – 63 Oisma – 64 Blessonville – 65 Bar – 66 Brienne – 67 Donnemant – 68 Fontaine – 69 Châlons – 70 Reims – 71 Corbeny – 72 Laon – 73 Saint Martin – 74 Duin – 75 Arras – 76 Bruay – 77 Thérouanne – 78 Gisne – 79 – 80 Sumeran.
Ogni tappa racconta una storia particolare, da Roma con le sue basiliche e i suoi ricordi imperiali, attraverso le dolci colline toscane e i passi alpini, fino alle brume del Nord Europa.
La Via Francigena oggi: un patrimonio UNESCO vivente
Nel 2004 il Consiglio d’Europa ha riconosciuto la Via Francigena come “Grand Itinerario Culturale Europeo”, sottolineandone l’importanza storica e culturale. Oggi questo antico percorso è più vivo che mai, attraendo ogni anno migliaia di pellegrini e camminatori da tutto il mondo.
Il tracciato moderno della Via Francigena si estende per oltre 3.000 chilometri e tocca cinque stati diversi, suddiviso in circa 150 tappe moderne tra i 20 e i 30 chilometri ciascuna. Il percorso è perfetto sia per il trekking a piedi che per chi preferisce affrontarlo in bicicletta: i camminatori possono percorrere una tappa al giorno mantenendo il ritmo contemplativo del pellegrinaggio tradizionale, mentre i cicloturisti possono affrontarne comodamente due o tre, godendosi comunque tutti i paesaggi e le bellezze culturali del percorso.
L’itinerario attraversa paesaggi incredibilmente diversificati: dalle colline toscane ai vigneti francesi, dalle vette alpine alle campagne inglesi. Lungo il percorso si incontrano testimonianze artistiche straordinarie, da Roma con le sue basiliche paleocristiane, alle cattedrali gotiche di Francia, passando per i borghi medievali perfettamente conservati della Val d’Orcia.
La Via Francigena moderna mantiene lo spirito dell’antico pellegrinaggio, offrendo però tutti i comfort necessari al viaggiatore contemporaneo, sia esso un camminatore alla ricerca dell’esperienza autentica del trekking o un cicloturista desideroso di coprire maggiori distanze pedalando attraverso la storia. Una rete capillare di strutture ricettive, dalla più spartana ostello del pellegrino ai più raffinati alberghi di charme, accompagna il viandante lungo tutto il percorso. I numerosi bike hotel e servizi dedicati ai ciclisti rendono l’itinerario perfettamente accessibile anche a chi sceglie le due ruote per attraversare l’Europa sulle orme di Sigerico.
L’itinerario di Sigerico continua a ispirare e affascinare, rappresentando non solo un viaggio fisico ma un’esperienza spirituale e culturale che trasforma chiunque decida di percorrerlo. Ogni passo lungo questa strada millenaria è un passo nella storia, un’immersione in un’Europa che ha saputo mantenere vive le sue radici più profonde.
Che tu sia un pellegrino in cerca di spiritualità, un appassionato di storia, un trekker desideroso di camminare sulle orme degli antichi pellegrini o un cicloturista pronto a pedalare attraverso i secoli, la Via Francigena ti aspetta con i suoi tesori, le sue sorprese e la magia di un itinerario che ha attraversato i millenni senza perdere un briciolo del suo fascino originario. A piedi o in bicicletta, ogni chilometro lungo questa strada leggendaria è un’immersione nella grande storia europea.