Gent (o Gand, come spesso la chiamiamo in italiano) è una città che incanta e trasporta, un vero e proprio gioiello medievale incastonato nel cuore delle Fiandre, in Belgio. Meno conosciuta forse della vicina Bruges, ma altrettanto, se non più, affascinante, Gent si rivela come una metropoli dinamica eppure profondamente legata alle sue radici storiche. Qui, il tempo sembra scorrere a un ritmo diverso, scandito dal placido fluire dei canali e dall’ombra imponente di cattedrali e fortezze antiche. È un luogo dove l’opulenza del suo passato, frutto di un’epoca d’oro in cui era una delle città più grandi e ricche d’Europa, si fonde armoniosamente con una vibrante energia giovanile e una spiccata propensione all’arte e alla cultura.
La mia prima visita a Gent fu un pomeriggio nebbioso di fine autunno. Ricordo distintamente il momento in cui mi affacciai sul Graslei e Korenlei, le banchine lungo il fiume Lys: le case delle corporazioni, con le loro facciate gotiche e rinascimentali, si riflettevano nelle acque scure, creando uno spettacolo di rara bellezza. Sembrava di essere catapultati indietro nel tempo, in un’epoca di mercanti, cavalieri e artigiani. Fu lì che capii la vera magia di Gent: la sua capacità di preservare intatto il suo patrimonio medievale, pur essendo una città viva, pulsante e al passo con i tempi. Questo equilibrio è ciò che la rende una destinazione così autentica e memorabile.
Il centro storico: un museo a cielo aperto di architettura gotica
Il centro storico di Gent è un prodigio architettonico, un’area pedonale che si estende per chilometri, rivelando a ogni passo l’opulenza e la grandezza del suo passato medievale. Ogni edificio, ogni piazza, ogni ponte sembra raccontare una storia, testimoniando l’incredibile ricchezza che la città accumulò grazie al commercio del tessile, in particolare della lana. Passeggiare qui è come fare un viaggio indietro nel tempo, immersi in un’atmosfera che difficilmente si ritrova altrove.
Il cuore pulsante di questo scenario è rappresentato dalle iconiche torri di Gent: la Torre del Belfort, la Cattedrale di San Bavone e la Chiesa di San Nicola. Salire sulla Torre del Belfort, simbolo della libertà e dell’autonomia della città, offre una vista panoramica mozzafiato sui tetti spioventi e sui canali che serpeggiano attraverso l’abitato. Dalla cima, si può ammirare la maestosità della Cattedrale di San Bavone, che custodisce al suo interno uno dei capolavori più celebri della storia dell’arte: l’Adorazione dell’Agnello Mistico dei fratelli Van Eyck. Questo polittico, un’opera d’arte di ineguagliabile bellezza e complessità, è un’esperienza visiva quasi mistica, un trionfo di colori, dettagli e simbolismo che lascia senza fiato. Ricordo di aver passato un’ora intera davanti all’Agnello, perdendomi nelle sue infinite sfumature.
Poco distante si erge la Chiesa di San Nicola, con le sue imponenti torri e il suo stile gotico brabantino, che aggiunge un’ulteriore dimensione al profilo urbano medievale. Queste tre strutture, così vicine tra loro, formano una sorta di “skyline medievale” unico, un’immagine iconica di Gent che rimane impressa nella memoria.
Il Gravensteen: un castello da fiaba nel cuore della città
A differenza di molte città che relegavano i loro castelli ai margini, Gent vanta una fortezza imponente e sorprendentemente ben conservata proprio nel suo centro: il Castello dei Conti (Gravensteen). Con le sue torri massicce, i bastioni e il fossato, il Gravensteen sembra uscito direttamente da un libro di fiabe medievali. Costruito nel XII secolo per volere dei Conti di Fiandra, è un esempio superbo di architettura militare.
Visitare il Gravensteen è un’esperienza coinvolgente che permette di esplorare le prigioni, la sala delle torture (con strumenti esposti che fanno venire i brividi!) e di salire sui camminamenti di ronda per ammirare altre prospettive sulla città. La sensazione di passeggiare su quelle antiche mura, immaginando la vita dei nobili e dei soldati che le hanno abitate, è incredibilmente suggestiva. La sua posizione centrale lo rende un punto di riferimento visivo e storico inequivocabile, un vero e proprio simbolo della potenza e dell’indipendenza che Gent ostentava nel Medioevo.
Navigando i canali: il cuore acquatico di Gent
Gran parte del fascino medievale di Gent è legata ai suoi canali, che serpeggiano attraverso il centro storico, offrendo scorci pittoreschi e una prospettiva unica sulla città. Un giro in barca sui canali è un’esperienza imperdibile e, a mio parere, il modo migliore per apprezzare la grandiosità delle case delle corporazioni e dei ponti storici. Si passa sotto archi antichi, si costeggiano vicoli nascosti e si ammirano le facciate degli edifici da un punto di vista privilegiato.
Le già menzionate banchine di Graslei e Korenlei sono il fulcro di questa vita acquatica. Un tempo centri nevralgici del commercio portuale, oggi sono animate da caffè, ristoranti e persone che si godono l’atmosfera. Qui, sedersi su una delle panchine con un bicchiere di birra belga o un cono di patatine fritte è un rito, un momento per osservare la vita che scorre e ammirare il riflesso delle antiche facciate sull’acqua. La sera, con le luci che illuminano gli edifici, l’atmosfera diventa ancora più magica e romantica, un vero e proprio quadro vivente di bellezza medievale.
Oltre le pietre antiche: l’anima vibrante di Gent
Nonostante la sua forte identità medievale, Gent è una città sorprendentemente giovane e dinamica. Grazie alla sua importante università, pullula di studenti che portano una ventata di freschezza, arte di strada e una vivace vita notturna. Questo connubio tra antico e moderno è uno degli aspetti più affascinanti di Gent. Si possono trovare graffiante street art accanto a maestosi edifici gotici, e boutique di design innovative affiancano botteghe artigiane tradizionali.
La città è anche un paradiso per i buongustai. Oltre alle tradizionali patatine fritte e waffles, Gent offre una scena culinaria diversificata, con una forte enfasi su prodotti locali e sostenibili. È nota per essere una delle capitali europee della cucina vegetariana e vegana, con numerose opzioni innovative. Perdersi tra i suoi numerosi ristoranti e caffetterie è parte integrante dell’esperienza. E naturalmente, non si può lasciare Gent senza aver assaggiato una delle sue celebri birre locali, prodotte con secoli di tradizione.
Per godere appieno di Gent, consiglio di dedicare almeno due o tre giorni alla visita. La città è facilmente esplorabile a piedi, e perdersi tra le sue vie è il modo migliore per scoprirne gli angoli più suggestivi. Considerate l’acquisto della CityCard Gent, che include l’accesso a musei, attrazioni e l’uso dei trasporti pubblici, oltre a un giro in barca sui canali. È un ottimo investimento per ottimizzare la vostra esperienza.
Un’altra dritta: visitate Gent in un giorno feriale se possibile, o comunque la mattina presto, per evitare le folle, specialmente intorno alle attrazioni più popolari. E non dimenticate di alzare lo sguardo: i dettagli architettonici, le sculture e gli ornamenti delle case delle corporazioni e dei palazzi vi stupiranno.
Gent, un fascino medievale che non tramonta
Gent è molto più di un insieme di edifici antichi; è un’esperienza, un viaggio che vi trasporta in un’altra epoca pur rimanendo ancorati a una realtà moderna e vibrante. La sua capacità di conservare con orgoglio la sua straordinaria eredità medievale, arricchendola con un’energia contemporanea, la rende una delle città più affascinanti e autentiche del Belgio.
Che siate appassionati di storia, amanti dell’arte, o semplicemente alla ricerca di un luogo dove l’atmosfera sa ancora di antico e di meraviglioso, Gent vi accoglierà con le sue piazze animate, i suoi canali romantici e i suoi imponenti monumenti. Non vi resta che preparare le valigie e lasciarvi incantare dal suo eterno fascino medievale.